Una nuova dipendenza


Buon pomeriggio a tutti e ben ritrovati!
Una delle cose che quando ho cominciato a lavorare a maglia consideravo assolutamente inaffrontabili erano i calzini.
Era per me impensabile riuscire a lavorarne uno; non capivo la loro costruzione e il solo pensare alla modulazione del tallone mi creava ansia.
Per anni sono stati il mio scheletro nell'armadio!
Effettivamente, a differenza dell'uncinetto col quale ho avuto dimestichezza fin da piccola grazie a mia madre che me l'ha fatto conoscere ed amare, di lavoro a maglia ero completamente digiuna.
Mi sono avvicinata ad esso in età adulta e ho imparato da sola quel poco che so tramite vari tutorials sul web. 


E' stato dopo aver imparato a lavorare coi ferri circolari che ho deciso che era il momento di affrontare la mia grande paura.
Il mio primo paio l'ho lavorato seguendo un modello in italiano (Pervinche di Typesetter)  che per una principiante è perfetto perché spiega tutto nei dettagli e con le fotografie dei vari passaggi. Il risultato non era dei migliori, ma la soddisfazione di essere arrivata fino in fondo era grande!
Poi piano piano ho acquistato un po' di sicurezza e ho scoperto tanti e diversi modi di lavorarle: top down (dall'alto al basso), toe up (dalla punta in su), con inserti jacquard, a strisce, con tallone lavorato in un secondo momento (afterthought heel), con contrasti di colore su punta e tallone...
Un vero e proprio mondo a parte....
E mi sono innamorata ovviamente di questa esplosione di creatività e di bellezza.
In breve tempo ho cominciato a lavorare calze su calze, cercando di scegliere dei filati belli e dai colori insoliti, che le rendessero uniche e speciali.
Ve ne mostrerò quattro paia che mi piacciono particolarmente.

Sono tutte lavorate dall'alto in basso con i ferri circolari lunghi 23 cm con spessore 3 mm.
Per quanto riguarda le tre paia con bordo, punta e tallone a contrasto ho seguito un modello basico: ho avviato 58 punti per calzino e ho lavorato in tondo fino alla punta avendo l'accortezza di lavorare una riga con un filato provvisorio all'altezza del tallone. Quest'ultimo infatti l'ho eseguito alla fine, dopo aver terminato la punta della calza riprendendo tutte le maglie ed eliminando così il filato provvisorio (afterthought hell).


Il tallone lavorato in questo modo mi ha dato qualche difficoltà nella ripresa delle maglie soprattutto relativamente alla tensione da dare al filato per evitare che si formino due buchini laterali...
Con un po' di pratica e tanta tanta pazienza ce l'ho fatta e il risultato mi piace molto.
I filati autoriganti che ho usato sono specifici per le calze e i colori a contrasto che ho scelto mi mettono allegria. 

 















Per quanto riguarda invece il paio con l'inserto lavorato con colore contrastante ho seguito il bellissimo modello Villiviini di Tiina Kuu. 
E' stata una vera e propria sfida per me perché ho dovuto imparare a lavorare con la tecnica dell' intarsia in the round cioè inserendo in un lavoro in tondo un pannello di lavorazione con punti e filato differente. Questo significa che non si possono lavorare dei giri completi, ma ci si ferma quando si incontra il filato a contrasto, si aggancia il lavoro e si continua nella direzione opposta... Incredibilmente affascinante e divertente da lavorare!!!
Ovviamente bisogna prestare molta attenzione; qui poi l'intarsio era lavorato a pizzo; credo di aver disfatto il lavoro una decina di volte tra arrabbiature e imprecazioni varie... :-) :-) :-)


Il bellissimo filato che ho usato è Malabrigo nel colore 850 Archangel.
Il tallone in questo caso ho voluto lavorarlo con l'adorabile modello di Sox Therapist Fish Lips Kiss Heel che evita, per come è strutturato, la formazione degli odiati buchini...



E' così che in breve tempo sono diventata una socks addict.
❤❤❤
La cosa però non mi dispiace affatto e non credo di voler uscire dal tunnel di questa meravigliosa dipendenza.
E voi? Di cosa non potete fare a meno?
Niente?
Niente niente?



...Non mi vorrai fare credere che 
una deviazione neanche

Quante volte, quante dai
c'hai pensato
a me lo puoi dire dai...

mica ti voglio fare del male sai

Quante deviazioni hai...

(Deviazioni, Vasco Rossi)


A presto 

Annalisa


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