La sciarpa crochet: senza di lei che inverno è?

Buonasera e bentornati in Laboratorio!

La fase dell'innamoramento, si sa, fa fare cose pazze, cose belle, cose senza senso.

Credo infatti sia da incoscienti catapultarsi a comprare gomitoli e gomitoli di lana solo perché vuoi  assolutamente accaparrarti quel colore che magari poi non lo trovi più, che magari poi lo mettono fuori produzione, che magari poi fallisce l'azienda, che magari poi muori e non l'hai lavorato....

E' folle ragionare così, lo so, ne sono perfettamente consapevole, ma che ci posso fare se sono in questa fase? Innamorata dei filati, ebbene sì.

"Falling in love" dicono gli inglesi, cadere come una pera cotta in uno stato di seminfermità mentale senza che nessuno possa concretamente intervenire in tuo aiuto e ritrovarti la casa invasa di gomitoli, ferri, uncinetti e desiderare solo di trasformare questi chilometri di filato in qualcosa, non importa cosa...

Vi ho fatto sorridere? Beh, ovviamente ho esagerato per divertirmi insieme a voi anche se la situazione che vi ho descritto non è così distante dalla realtà!

Con il filato melangiato Madesimo col quale ho lavorato lo scialle Cappuccino in versione invernale è scattato un vero e proprio feeling e ho deciso di utilizzarlo in una  nuova combinazione di colori per la sciarpa che vi presento oggi.

L'ho lavorata tutta con un uncinetto 8 mm con un punto che si chiama V stitch perché effettivamente crea tante piccole v nella trama. 

Il colore del filato va dal grigio chiaro al grigio scuro, al beige con tocchi di blu.

Avevo in mente una sciarpa calda e avvolgente e per fare in modo di avvolgerla più volte intorno al collo l'ho fatta lunga e stretta. Infine ho aggiunto alle estremità delle frange lunghe circa 13 cm.

L'effetto che fanno mi piace e sono soddisfatta della morbidezza e della leggerezza del filato.

Che ve ne pare?

Lasciate un commento e mi farete contenta!

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A presto

Annalisa